Partiti!

Ok,  a ormai un mese da quel 9 settembre in cui le porte dell’Accademia si sono aperte, possiamo dire di essere ufficialmente partiti!

E’ bello, non c’è nulla da fare, scendere quei gradini la mattina presto, girare la chiave nella toppa ed entrare nella palestra ancora addormentata. La prima cosa che pensi è che ne è valsa la pena, tutto quel lavoro e quella fatica. Che bella che è venuta.

Poi cominci a ripulire gli odori e sudori della sera prima ed aspetti i primi clienti, sportivi mattinieri che vengono per fare il pieno di energia e iniziare la giornata col piede giusto.

Da lì in poi, come un grosso marchingegno in cui gli ingranaggi lentamente cominciano a girare e a produrre energia, la palestra si sveglia e piano piano si colora.

C’è l’atleta di cross training che entra sapendo già che uscirà tanto distrutto dall’allenamento quanto felice di esserlo. Strana gente gli sportivi! L’allenamento funzionale dell’Accademia garantisce soddisfazione, divertimento, fatica e sudore, su quello c’è da star sicuri.

C’è il signore che con la ginnastica antalgica affronta e sconfigge un mal di schiena che contro la sana ginnastica combatte senza armi,  la signora che si rimbocca le maniche e con la ginnastica a corpo libero si mantiene giovane e in forma. La giovinezza vera è quella dentro, non quella fuori.

C’è la ragazza che curiosa del Pilates (e forse un po’ scettica) lo prova e trova una disciplina molto più allenante e divertente di quanto potesse immaginarsi. E c’è quella che nello yoga trova un modo per uscire stanca come se avesse corso per chilometri, ma senza aver mosso un solo passo per tutta la lezione.

Ci sono i signori, le signore, i ragazzi e le ragazze che chiedono cosa sia questo Conditioning. All’inizio fanno fatica a pronunciarlo e storcono il naso. Gli spieghi che si fa sul tatami, senza scarpe ovviamente. Che è un allenamento altamente condizionante che mischia un sacco di discipline e che unisce l’allenamento funzionale alla preparazione atletica. Che c’è la musica, che ogni giorno sarà diverso, mai monotono, e che le sue peculiarità sono la dinamicità e il divertimento. Che è adatto a chiunque e che chiunque può farlo gestendo soggettivamente l’intensità degli esercizi. Storcono ancora il naso, in effetti. Ma poi lo provano e ne rimangono entusiasti.

Ci sono i bambini in judogi. Spaesati e minuscoli rispetto al tatami. Arrivano timidi e ignari di cosa stiano per fare. Poi liberi di scorrazzare sul tatami si lasciano andare e prendono confidenza con quella specie di accappatoio che tanto li incuriosisce. E quando si divertono a fare judo tutto il sogno che rappresenta per noi l’Accademia Torino prende decisamente una forma e un senso.

E di judogi ce n’è tanti altri.

Quelli dei ragazzini che cominciano a fare judo seriamente, gare importanti, allenamenti che assomigliano un sacco a quelli dei professionisti, ma con le giuste modifiche ovviamente. In medio stat virtus, “la virtù sta nel mezzo” insegnavano gli antichi latini, esagerare in difetto o in eccesso non è mai un bene. Il difficile è trovare il modo giusto di fare le cose, l’equilibrio, da buoni judoka in fondo.

I judogi dei professionisti, degli atleti delle Fiamme Azzurre e della Polizia Forestale che si allenano per raggiungere le vette internazionali delle loro categorie; e quelli dei ragazzi che professionisti provano a diventarci, senza smettere di studiare o addirittura di lavorare, e che comunque si allenano per raggiungere le vette sopracitate.

E ci sono anche i judogi degli amatori e dei curiosi di ogni età, che si approcciano ad una disciplina che li ha sempre affascinati e che lascia le porte aperte a chiunque e in qualsiasi momento.

E poi ci sono i genitori, i nonni i fidanzati e le fidanzate, i mariti e le mogli, gli amici di tutti gli atleti di tutte le discipline.

La giornata vola via in un turbinio di immagini e voci e docce e allenamenti e risate e in men che non si dica la palestra è vuota e silenziosa di nuovo, pronta a riposarsi anche lei. Spegni le luci, sistemi le ultime cose e ti prepari a girare nel senso opposto le chiavi in quella toppa. Stanco e col sorriso.

E’ bella, non c’è nulla da fare, questa nostra nuova avventura in giallo e blu.

 

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2 risposte

  1. Finalmente è ufficiale bene in bocca al lupo e soprattutto mi auguro di venire presto a trovarvi ciao a tutti 🙂

  2. Il Judo è qui! Allenamenti di altissimo livello e lo Spirito che contraddistingue la nostra disciplina! Grazie Amici!

I commenti sono chiusi.

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