Kenjutsu: cultura e passione

Domenica 13 ottobre 2013 si è tenuto all’Accademia Torino il primo stage di Katori Shinto Ryu Hatakeyama-Ha. Senza dubbio un nome lungo e di difficile lettura, soprattutto per i profani. Cosa rappresenta? Una scuola di arti marziali, nello specifico di Bujutsu, basata sullo studio della katana, la spada giapponese. (Kenjutsu: arte della spada). Per capirne l’importanza, la bellezza e la tradizione che lo accompagnano basta pensare che in Giappone il Katori Shinto Ryu è riconosciuto  Tesoro Nazionale dell’arte e della cultura giapponese. Per semplificarne il concetto, basta pensare che è l’arte marziale con cui gli antichi samurai imparavano a padroneggiare le loro splendide spade.

Finito lo stage, pienamente soddisfatto del successo che ha avuto, ho ripensato al tutto e ho scritto due righe sullo spirito con cui questa esperienza unica ha preso una forma concreta.

 

 

Giugno 2013 . Durante uno scambio di e-mail con il maestro Andrea Re ,vengo messo a conoscenza che il pellegrinare professionale di un suo allievo, Andrea Porro, lo ha portato a Torino. Quale migliore occasione…? Inoltre scopro che il dojo del maestro Danilo Nicolò ha gia richiesto la sua presenza per portare avanti lo studio del Katori Shinto Ryu Hatakeyama –Ha. La sera stessa ero sul tatami con quei ragazzi e con tutta la nostra passione. Ci si allena duro tutte le settimane, le lezioni sono ricche di particolari tecnici e accenni storici, meraviglioso. Se penso che in precedenza per avere tutto ciò dovevo andare a Milano e ora riesco a praticarlo qui mi sembra un sogno. Passano i giorni  e con loro le lezioni, ed è proprio durante una lezione che il maestro ci fa sapere che se lo riteniamo opportuno, è disposto a venire a Torino per uno stage. Io e Danilo ci guardiamo negli occhi e all’ unisono pensiamo: forse è il nostro treno che passa. Ok, e allora perché non salire ? Da subito abbiamo cominciato ad organizzare e a pubblicizzare l’evento con una grande paura di un insuccesso, ma abbiamo capito subito che comunque  il successo non stava nel numero di partecipanti, ma stava nel far si che il katori Shinto Ryu  avesse una opportunità anche a Torino ,o meglio, che Torino avesse un’opportunità in più.

 

Un grande ringraziamento al maestro Andrea Re ; ai partecipanti e a chi purtroppo  non è potuto essere presente ,e un ringraziamento speciale ai ragazzi dell’Accademia Torino , i quali hanno saputo cogliere il significato della nostra passione, lo stesso che ci accomuna: l’essere Bushi.

 

Valter Ghibaudo

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