Un fine settimana giallo/blu (e rosa)

Il fine settimana è ciò che scandisce il calendario di un qualsiasi sportivo. E’ nel fine settimana, prevalentemente, che si accumulano gare, eventi, manifestazioni.

 

E quello appena trascorso è stato davvero intenso, prezioso e stacolmo per l’Accademia Torino!

 

Mentre sullo sfondo la nostra squadra cadetti si dava battaglia in trasferta a Follonica per la tappa italiana del circuito delle European Cup cadetti, valevole per la ranking list europea, in Accademia si preparava il tatami per ospitare le fanciulle che hanno preso parte all’ allenamento femminile organizzato dal JAAF ( Judo Allenamenti Agonistici Femminili).

Le campionesse del recente passato Cinzia Cavazzuti e Donata Burgatta,  il cui palmares richiederebbe una postilla a questo articolo, hanno infatti scelto l’Accademia per uno degli allenamenti itineranti da loro organizzati e gestiti, dedicati esclusivamente al judo femminile. Dinamiche peculiari, movimenti peculiari, alimentazione peculiare. Prevenzione e lungimiranza. Generalizzare porta sempre a qualcosa di negativo, particolarizzare invece regala quel valore aggiunto che fa poi la differenza.

Più di 30 le ragazze che hanno ascoltato attente le parole delle due campionesse (coadiuvate dall’altrettanto campionessa Laura Zimbaro, piemomtese d.o.c. che ha portato in alto i colori di Torino in ambito nazionale ed internazionale) e che hanno poi dato vita ad un allenamento dinamico e divertente, che non ha trascurato né la parte tecnica né quella puramente agonistica. Al termine dell’allenamento come consuetudine per questi appuntamenti è stato allestito un piccolo spazio per una merenda (sana ed equilibrata, ovviamente!) che ha permesso alle atlete presenti di conoscersi ulteriormente e confrontarsi l’un l’altra.

Quello a cui ha dato vita il JAAF è un movimento importante e innovativo, a cui speriamo di dare visibilità per incrementare l’energia con la quale piano piano si sta espandendo. Partito dalla Lombardia da un paio di anni,  questa settimana è approdato in Piemonte. Un passo in più di un percorso che ci auguriamo avrà mete sempre più distanti!

Mentre l’Accademia si colorava temporaneamente di rosa, i nostri piccoli torelli judoka, dai 5 ai 10 anni, erano invece a La Loggia, per l’ormai consueto Trofeo Araimondo. Un’ altra inizativa innovativa e importamte (seppure in maniera differente da quella appena descritta) organizzata dagli amici dell’ ASD Il Centro Judo.

Più che una vera e propria gara infatti l’appuntamento è visto in chiave di “allenamento proprdeutico alla competizione”, con il fine di preparare i mini atleti a quello che sarà poi in futuro la gara vera e propria. Una manifestazione spoglia dell’elemento della competitività, che mira a far diverire i piccoli combattenti, che scoprono così la bellezza e l’importanza di misurarsi con i propri compagni. Un riscaldamento comune, l’assenza di un vero arbitro (sostituito da giovani judoka che devono così interpretare l’incontro) l’assenza di un allenatore a bordo tatami che “telecomandi” il proprio atleta. Tutti aspetti intelligienti e significativi che permettono ai veri protagonisti, e cioè gli atleti, di crescere in maniera differente ed imparare ad afforntare la gara da soli e con lo spirito giusto: con positività, autosufficienza e una condizione mentale ottimale.

Per arrivare in alto si parte sempre e comunque dalla base.

 

In tutto questo, i ragazzi che prima abbiamo lasciato a Follonica onoravano i colori della Nazionale Italiana e dell’Accademia. Il bottino della due giorni di gara è stato ricco e promettente, e ancora una volta ha dimostrato che il lavoro e la passione alla fine vengono sempre ripagati. Due medaglie, due quinti posti e un settimo posto per i nostri cadetti.

Medaglia di bronzo per Matteo Rije nella categoria fino a 66kg. Una gara cominciata in salita e terminata in vetta. Una medaglia che il nostro Matteo aspettava da tempo, e che si merita davvero. Esempio di serietà e dedizione. Primo risultato in Europa di una carriera che si prospetta davvero sfavillante.

Medaglia di bronzo anche per Silvia Pellitteri, categoria fino a 57 kg. Persa la semifinale per una distrazione che le serivrà senza dubbio in futuro, vince la finale con una delle sue rivali avversarie italiane. Una medaglia strameritata anche per lei. Esempio, lei, di passione per ciò che fa e volontà.

 

Due medaglie importantissime per i nostri ragazzi, a cui si vanno ad aggiungere i due quinti posti conquistati da Chiara Palanca nei 48 kg e da Giorgia Pirrone, alla sua prima uscita in European Cup, nei 44 kg. E il settimo posto di un seppur ottimo Andre Spicuglia nei 66 kg.

Il circuito internazionale è appena iniziato e i nostri ragazzi hanno dimostrato ancora una volta di essere al livello e di poter lottare per conquistare traguardi sempre più importanti. Una tappa dopo l’altra, senza mai fermarsi.

 

Ultima nota, in coda all’articolo per esaltarne l’importanza più che per sminuirla, la prima partecipazione di un atleta dell’Accademia ad un trofeo di Brazilian Jiu Jitsu!

E’ stato Daniele Mellana il protagonista di questo nuovo primo passo. Trentasettenne torinese, approdato al bjj neanche un anno e mezzo fa e subito innamorato della disciplina. Canottiere, brillante gestore di fondi istituzionali. Questo sabato ha deciso di mettere il Gi nella borsa e di andare a mettersi in gioco con persone che come lui hanno scoperto che non è mai troppo tardi per nulla. Jiu Jitsu Torino Challenge 2016. Il bello dello sport è quello, in fondo. Che tutti lo possono fare e che c’è sempre tempo per cominciare. Il bjj in particolar modo. Un pizzico di sana follia, una spruzzata di immortale giovinezza, sempre lei, la passione, e il gioco è fatto.

Daniele ha passato il primo incontro per il tabellone favorevole e  ha perso il secondo incontro con un forte lottatore. Alla fine medaglia di bronzo per lui! Ma avreste dovuto vedere il giorno dopo sul tatami come parlava entusiasta della gara. Avreste dovuto sentire il tifo che gli hanno fatto i suoi compagni, che forse avrebbero col senno di poi essere nel parterre di gara assieme a lui. Avreste dovuto vedere come ha lottato. Se aveste visto tutto ciò ci credereste ancora di più, che la cosa davvero importante è mettersi in gioco, comunque vada. E’ essere lì in quel momento, a vivere un attimo che non tornerà più, ma che rimarrà indelebile nello spirito. Chi non lo ha mai fatto difficilmente può capire.

Daniele si è messo in gioco e ha scritto un nuovo primo capitolo marchiato Accademia. E per questo merita la nostra stima e  tutto il nostro affetto. Assieme a lui l’amico Davide Cozzi, tesserato per un’altra società ma compagno di avventure dei nostri jiujitsuka, che oltre a condividere con Daniele tutto ciò che di lui è stato scritto fin qui, si è anche aggiudicato una strepitosa medaglia d’argento vincendo due incontri!

E ora che abbiamo un precursore si aprano le danze anche per il brazilian jiu jitsu!

 

 

 

Bravi tutti insomma! 🙂

 

Da lunedì tutti di nuovo in Accademia per continuare questo fantastico viaggio che stiamo percorrendo tutti assieme, dai più piccoli ai più grandi, di qalsiasi disciplina, per scrivere una storia nuova. Colorata di giallo e di blu.

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