BJJ in Accademia Torino. Sempre più in alto

E’ passato più di un anno dall’ultima volta che abbiamo scritto qualcosa sul brazilian jiu-jitsu in Accademia. Allora si era parlato degli inizi, ora serve vedere dove siamo, ormai prossimi all’inizio del quarto anno di attività.

 

Da dove iniziare e che cosa dire? Qui servirebbe una bella citazione, di un qualcuno di autorevole, molto autorevole, e, per ingrandire il colpo scenico e dare colore, servirebbe un qualcuno che nulla abbia avuto a che fare col mondo dello sport e tantomeno con stili di lotta e arti marziali. Scomodiamo Abramo Lincoln: “sono un lento camminatore, ma non torno indietro”. Così in effetti siamo, siamo lenti camminatori, lenti cammminatori che procedono.

 

Se il corso nacque con una sparuto gruppo di tre, oggi siamo circa 25. Se prima in Accademia il brazilian jiu jitsu si praticava due volte alla settimana, ora è accessibile dal lunedì al giovedi e il sabato è previsto “l’open mat”, l’allenamento libero. Questo è un bel segno di come la struttura stia seguendo e incentivando l’evoluzione del gruppo BJJ. Ecco, la struttura, dopo aver girato un po’ di altre palestre con cui di tanto in tanto ci si scambiano utili e piacevoli visite, è bello notare come possiamo contare su un vero tatami professionale, probabilmente il più grande nella nostra città e con pochi pari nel resto del Paese. Il gruppo, come si è detto prima, è cresciuto molto, anche in eterogeneità, e da qualche settimana abbiamo anche il primo straniero, un ragazzo californiano. Oltre alla fondamentale parte col GI (il tradizionale “kimono”), su cui si concentra la maggioranza degli allenamenti, da più di 1 anno, il giovedì è interamente dedicato alla pratica del NO-GI, il BJJ in pantaloncini e maglietta.

 

Dopo la citazione, deve esserci una metafora, ma questa sta alla fantasia di chi scrive, che non ne ha tantissima. Possiamo però trovare una metafora, magari banale, che voglia sembrare un ossimoro prima di svelarsi, soprattutto se è la continuità nel gruppo quello che vogliamo descrivere. Il BJJ in Accademia Torino è un porto di mare, un posto dove tradizionalmente si arriva e da cui, inevitabilmente, si parte. É, invece, un porto un po’ particolare, dove si arriva, ma salvo rari casi, si ormeggia per rimanere. Sino a quest’anno si sono avvicinati alla disciplina prevalentemente neofiti, fondamentali per cementare il gruppo, ma da un po’ arrivano sempre in crescente numero a farci visita da altre palestre, e tornano spesso, portando competenze ma anche ricevendone, tutti quanti felici dell’esperienza. Anche noi oltre ad aver conosciuto con piacere altri gruppi concittadini e aver condiviso seminari, abbiamo noi stessi organizzato il nostro primo, siamo andati a Roma e Prato, ospiti degli amici della Tribe in entrambe le città, e a Zurigo presso la Frota Accademy. Abbiamo sempre trovato una buona ospitalità e crediamo che, scanzonati come siamo, abbiamo lasciato la nostra traccia di allegria fuori dagli allenamenti ma anche di marzialità sul tatami. Abbiamo già in mente altre trasferte, soprattutto all’estero. Le cinture hanno iniziato a colorarsi, abbiamo visto infatti le prime bianche diventare blu. Il nostro istruttore, Marco, sotto la guida di Alejandro, il direttore tecnico, ha recentemente ricevuto la sua meritata cintura marrone, che nel mondo del BJJ viene considerata “una cintura nera in prova”.

 

In ultimo due parole sul lato competizioni. Due anni addietro, fu la prima gara per il primo atleta della Accademia, quest’anno sono stati 10, divisi fra categorie adulti che master, sia donne che uomini, con risultati decisamente incoraggianti, anche al recente Campionato italiano a Firenze. Alcuni di quanti non hanno ancora partecipato a una gara nonostante qualche anno di pratica, si sono detti tentati dal provare l’esperienza e gli ultimi arrivati sono desiderosi di accumulare i primi mesi o l’anno di esperienza necessaria a affrontare la prima nella prossima stagione. Quindi anche chi volesse dedicarsi a questo aspetto della vita sportiva troverebbe compagni e compagne con cui condividere l’esperienza agonistica.

 

Ci pare che di cose, piano e in silenzio, ne abbiamo fatte, ma ci sembra di essere sempre ancora all’inizio e questo è buono perchè l’entuasiamo resta alto.

 

Dopo la pausa di agosto, riprenderemo a settembre e avremo piacere di essere ancora di più. Se volete imparare l’autodifesa, sarete nel posto giusto, se vorrete avvicinarvi a una arte marziale e a uno stile di lotta con un approccio più sportivo sarete comunque nel posto giusto. Non preoccupatevi dell’età, siamo quasi certi che fra noi ci sia già un vostro coetaneo o una vostra coetanea.

 

Accademia Brazilian jiu-jitsu Team

 

 

 

 

 

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Una risposta

  1. Ho sentito parlare benissimo del bjj in Accademia, fuori dalle mille polemiche e dalle mille scissioni. con la nuova stagione farò un salto

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