KINOMICHI per la prima volta a Torino

Per la prima volta a Torino, Takeharu Noro, figlio del fondatore del Kinomichi, condurrà un workshop di due giorni dedicato a questa disciplina, presso l’Accademia Torino, in Piazza Giovanni delle Bande Nere, il 26 e 27 settembre 2015.
Arte del movimento prima ancora che arte marziale, il Kinomichi (il cui significato letterale è Ki-No-Michi, ovvero “la via verso l’energia”) fu fondato dal Maestro Noro nel 1979, come sviluppo dell’Aikido, che fu trasmesso a Masamichi Noro direttamente dal suo fondatore, Morihei Ueshiba.
Dopo anni di ricerca e di fusione di diverse discipline marziali, studi sul corpo e sull’energia, ed esperienze di vita, Noro decise di creare una pratica rispettosa per il corpo, in cui l’idea di un avversario sia sostituita da quella di un partner, armonizzando la tradizione marziale giapponese con le nozioni occidentali della consapevolezza del corpo e della ricerca del benessere, mirando ad una ricomposizione della scissione mente-corpo.
L’energia del compagno viene usata per generare un dinamismo, un’apertura, una creazione: “Smetti di lottare contro l’altro, ma avanza insieme a lui per andare oltre”, diceva il Maestro Noro, portando l’armonia all’interno della forma. In questo senso, il Kinomichi si spinge oltre i limiti della marzialità, trasformando il contatto aggressivo in contatto generoso, volto ad una comunicazione corporea sensibile e gioiosa.
La pratica del Kinomichi permette di esplorare elementi come il , l’energia centro vitale (Hara)vitale o soffio universale (Ki), l’elasticità, l’armonia, attraverso l’esperienza dell’incontro e del contatto, della spirale e della verticale. Ispirandosi ai principi della biomeccanica e dell’anatomia, Noro individuò infatti nella spirale la geometria di un movimento sano e sostenibile sul lungo termine, lontano da impatti o shock. L’utilizzo della spirale come base del movimento permette all’energia di circolare attraverso tutto il corpo, in un’unità corporea organica che dà senso al movimento e offre stabilità, precisione e grazia al gesto.
Un’immagine spesso usata da Noro è quella dell’albero, profondamente radicato nella terra, come vettore di energia che si libera nell’aria. Il principio terra-cielo, cui si riferisce il Maestro, è il canale dell’energia, che dai piedi attraversa il corpo, salendo dalla terra verso il cielo.
Lo stage è aperto a praticanti di ogni disciplina, e non richiede una specifica preparazione in arti marziali.
Per la pratica, si consiglia una tenuta comoda, preferibilmente bianca (l’ideale è un kimono), e i piedi nudi.
Per ulteriori informazioni sul Kinomichi: www.kinomichi.com

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